Istar: carrello della spesa più caro

A settembre l’inflazione ha toccato i valori più alti da settembre 2008 e questo soprattutto a causa del passaggio dell’IVA dal 20 al 21%. Ricordiamo che a subire pesanti rincavi nell’ultimo periodo sono stati soprattutto i prezzi dei carburanti, saliti del 16,3%, e ciò ha influito sui prezzi di tutti gli altri beni che necessitano di trasporto. Stando a quanto osserva la Cia, i prezzi dei prodotti lavorati aumentano dello 0,2% sul piano congiunturale e del 3% su base annua. Sempre la Cia sottolinea che ”ora il rischio e’ che la situazione peggiori nei prossimi mesi, a cominciare da ottobre, quando l’incremento dell’Iva di un punto percentuale esplichera’ del tutto i suoi effetti. Un aumento che potrebbe tradursi presto in un ulteriore calo dell’1,5 per cento dei consumi alimentari, gia’ fermi al palo da piu’ di un anno. Basti pensare che solo nel primo semestre 2011 ci sono state riduzioni significative in quantita’ per pane (-8,5 per cento); pesce (-4,8 per cento), soprattutto quello fresco (-6,4 per cento); carne rossa (-3,2 per cento) e frutta (-2,7 per cento)”. Insomma un carrello della spesa più caro e costoso è quello che si rischia, con conseguente stallo dei consumi. Senza parlare del calcolo assicurazione auto ed altri rincari in vista.


Comments

comments